Ups, che scortese... presentiamoci!
/Mi sono resa conto che - nella trasposizione del blog sul sito - non ho riportato un post importante. Non per manie di protagonismo, ma perchè, come "padrona di casa", trovo educato presentarmi, raccontandovi qualcosa di me.
Da quando ho avuto l’idea di creare il sito Genitori e dintorni sto pensando a questo blog. Perché, mi sono detta, se nel gruppo Facebook, in qualità di amministratore, devo in qualche modo mantenermi “al di sopra delle parti”, e nel sito gli spazi sono dedicati alle risposte dei genitori, vorrei avere un posto tutto mio, in cui raccontare i miei angoli di vita.
Quelli interessanti per tutti, o per molti: un incontro utile e illuminante (magari di aiuto per chiarire e risolvere dubbi), una gita particolarmente interessante e piacevole, un lavoretto fatto con la mia bimba, o anche solo qualche pensiero sull’essere mamma, sulla difficoltà di conciliare tempi e ritmi in una vita sempre frenetica, o raccontare ciò che mi pare di imparare quotidianamente nel mio rapporto con mia figlia.
Come è giusto che sia la prima volta che ci si incontra, ecco una mia breve presentazione. Sono Maria Paola Cordella, e il 1 febbraio 2014 ho compiuto 40 anni. E non me li sento. E continuo ad avere un piccolo moto di fastidio quando mi dicono “ma come li porti bene!”. Perché sono assolutamente convinta che uno, a 40 anni, SIA giovanissimo!
Mi occupo di comunicazione: scrivo testi per tutte le occasioni (siti, presentazioni, brochure, publiredazionali, ecc...), e gestisco i social media per i miei clienti. E sono giornallista pubblicista.
Sono una donna entusiasta e curiosa, amo scoprire cose nuove, approfondirle parlando con le persone. E per questo amo il mio lavoro, che mi permette di entrare in mondi nuovi e imparare sempre qualcosa.
La mia bimba – Matilde – è arrivata a riempire le nostre vite di emozioni fino a quel momento sconosciute in un caldo mattino d’estate del 2009.
È nata con taglio cesareo (con mio dispiacere iniziale), ed ho avuto la grande fortuna di poter allattare senza nessun intoppo fino agli 11 mesi (ma 11 precisi precisi: non un giorno di più, non uno di meno!) quando - pronta per la poppata - lei si è girata verso il biberon con l'aggiunta di latte che stava sul tavolino. E non ha più cercato me per la pappa.
Ho dormito poco per lungo tempo, ho applicato per un breve periodo il metodo “fate la nanna” per sopravvivere (e mia figlia non pare traumatizzata), non l’ho abituata al lettone perché faceva un sacco di rumori e non mi lasciava dormire, e lei stessa, sin da piccolissima, chiede tornare nel suo letto dopo poco, se qualche volta passa a trovarci nel cuore della notte.
Ecco: quello che di solito ci si racconta fra neomamme è più o meno tutto qui.
La mia vita è cambiata da quando è arrivata Matilde? Tantissimo! E all’inizio non è stato facile.
Credo di aver ritrovato un equilibrio dopo circa 2 anni di rapporto madre-figlia. Che non vuol dire che non abbia amato mia figlia fino a quel momento, non mi si fraintenda! Solo che non è stato facile ricostruire in questo ruolo l’immagine che mi ero creata di me come giovane donna indipendente e curiosa del mondo.
Diciamo che ho spostato la mia curiosità (anche) su argomenti molto diversi da quelli a cui ero abituata fino a quel momento (pannolini e notti insonni – nel primissimo periodo!), ma cercando di affrontare la cosa con lucida consapevolezza, anche grazie all’aiuto delle persone a me più vicine, che mi hanno impedito di partire con un biglietto di sola andata per il pianeta “mamma e basta”.
Grazie al gruppo di Facebook Genitori a Trento e dintorni, che ho creato per mia esigenza personale, ho incontrato tante mamme, e mi sono sentita in compagnia (anche se virtuale) un sacco di volte in cui lo sconforto o i dubbi stavano per prendere il sopravvento. Non mi aspettavo che il gruppo sarebbe cresciuto così tanto, rimanendo attivo e vivace. Ricordo spesso quando - stupita - avevo detto a mio marito che eravamo arrivati a 80 membri!
In realtà credo il mio merito sia stato solo quello di aver dato forma all'esigenza di molti altri genitori.
Poi…una cosa tira l’altra: contatti, conoscenze, amicizie… ed eccomi qui, a vivere una vita che mai avrei immaginato 5 anni fa! Fatta della mia famiglia, del mio amato lavoro, di amiche (mamme e non), di bambini, e della mia città: Trento.
Che altro aggiungere? Che Matilde ha un papà bravissimo, adorabile e innamorato di sua figlia ma molto riservato. E che quindi, per rispetto nei confronti di questo suo modi di essere, verrà nominato solo se strettamente necessario.
E che viviamo in simbiosi con il mio adorato papà: uno splendido nonno, paziente e ironico, sensibile e accogliente.
Prima che splendido nonno, la verità, è un meraviglioso papà. Ma si sa, quando arrivano i nipotini, hanno la precedenza su tutto, tant’è che a volte mi chiama Matilde.
Eccomi qui: più o meno questa sono io. Piacere di aver fatto la tua conoscenza!