Cani e bambini: i consigli di "Ti presento il cane" per una serena convivenza
/L’arrivo di un cane in famiglia è una gioia per grandi e piccini. Una piccola palla di pelo, dolce e affettuosa, pronta a giocare e farsi coccolare.
O questo è quanto pensano molti genitori, che – cedendo spesso alle richieste del figlio – scelgono di aggiungere un membro a quattro zampe alla famiglia.
Ma qual è la realtà delle cose? Come scegliere un cane, e quali norme è utile adottare per far sì che la convivenza sia per la famiglia e per il cane piacevole e sana?
La domanda me la sono posta dopo essermi imbattuta in alcuni articoli sul sito “ti presento il cane”,che riguardavano appunto questo argomento, e che mettevano in luce in maniera molto chiara quali fossero i doveri di un genitore e padrone di cane.
Mi è parso subito molto importante raccontare alle famiglie (e capire io per prima, non padrona di cani) qualcosa in più sull’importanza di una corretta impostazione nel rapporto fra bambini e cani, e così ho contattato il sito per saperne di più.
A rispondermi è stata direttamente l’ideatrice del sito, la sig.ra Valeria Rossi.
Esperta allevatrice e addestratrice, autrice di 85 libri sui cani e del programma tv “I fedeli amici dell’uomo", conduttrice del programma televisivo “Ti presento il cane”, e docente dell’Ente Nazionale Cinofilia italiana, la sig.ra Rossi ha dimostrato grandissima disponibilità e desiderio di informare le famiglie su quelli che sono i potenziali rischi di una cattiva o mancata socializzazione del cane in famiglia.
In una lunga ed interessante telefonata, ecco i consigli che ha voluto condividere con noi genitori.
D: Il primo suggerimento ad una famiglia che inizia a pensare di prendere un cane?
R: Spesso, purtroppo, si decide di prendere un cane da “usare” come giocattolo o da mostrare come status symbol. Nulla di più sbagliato: il cane richiede impegno, e va trattato in maniera adeguata.
Esserne consapevoli è il primo passo fondamentale nella decisione di avere un cane.
D: E per la scelta del cane?
R: Per comprendere le caratteristiche generali delle razze, consiglio di fare qualche ricerca su Internet, soprattutto nei forum in cui sono i padroni a raccontare le loro esperienze con i cani. Si tratta di informazioni attendibili e di conoscenze basate su situazioni reali.
Se invece la scelta è di prendere un cane al cane in canile, è molto importante verificare chi gestisce questa struttura. Fortunatamente molti sono competenti e scrupolosi, ma non tutti. E così si corre il rischio di trovarsi in casa un cane che necessita di competenze già acquisite da parte del padrone per poter essere gestito.
D: Che cane scegliere se in famiglia ci sono bambini?
R: Non ci sono razze più o meno adatte ai bambini. Tutti possono essere splendidi compagni e maestri di vita, ma se mancano le regole e l'educazione di base tutti possono essere pericolosi: anche un cane piccolo – se non adeguatamente socializzato ed educato - è in grado di dare un morso in faccia ad un bambino, rovinandolo per sempre (nel migliore dei casi).
Quindi, prima di tutto, educare sia il cane che i bambini: e poi, nella convivenza familiare fra bambini e cani, cercare di non lasciarli mai insieme senza la supervisione di un adulto.
D: Quali atteggiamenti sono più rischiosi nel rapporto con un cane?
R: Due modalità di approccio – ai due estremi opposti – stanno prendendo piede.
- Il cane è un cane, quindi non vive in casa e non è parte reale della famiglia
- il cane è come un figlio, e non serve educarlo con regole particolari: impara da solo
Entrambe sono ugualmente pericolose.
La prima non permette all’animale di sentire la famiglia come il suo branco, e, se qualcuno invade il suo territorio, è normale che reagisca (per esempio, se sta mangiando).
E la seconda è altrettanto pericolosa: al cane vanno insegnate delle regole, poiché non è in grado di autocontrollarsi e autodeterminarsi. Come un bambino di 4/5 anni, va seguito, guidato ed educato.
D: E i bambini? Cosa devono imparare sui loro nuovi amici a 4 zampe?
R: I genitori devono innanzitutto togliersi dalla mente le versioni disneyane degli animali, ricordando che il cane è un predatore: se ha paura scappa, ma se gli si fa male, reagisce e attacca.
Quindi bisogna che i bambini sappiano che non gli si devono mettere le dita negli occhi, o dargli botte o provocargli dolore, perché, prima o poi, potrebbero venire morsi.
E, per come vedo trattare certi cani dai loro padroncini, è un miracolo che i cani mordano così poco!
Altra regola fondamentale: non disturbarlo nei suoi momenti privati, mentre mangia o mentre dorme.
D: E le regole che il cane deve apprendere per una serena convivenza?
R: Innanzitutto deve capire che il bambino è un cucciolo di umano: non può saltargli addosso, e deve essere delicato.
Una volta che avrà capito questo, sarà importante fin dai primi mesi portarlo a socializzare con i bimbi (bambini che conoscano e rispettino le regole di approccio ai cani), facendolo giocare con loro per un po’.
E – se fosse chiaro che i bambini non gli piacciono – insegnargli ad andarsene quando lo infastidiscono, senza reagire.
Può essere anche utile insegnare al cane che, se un umano si avvicina alla sua ciotola, non serve proteggerla (cosa che si può fare, ad esempio, avvicinandosi mentre mangia per aggiungergli altro cibo).
D: Per chi cani non ha mai avuti, come si possono imparare i modi per insegnare al cane certe regole?
R: Esistono molti siti che si occupano di animali in maniera competente, e che possono essere d’aiuto (in primis il sito di Valeria Rossi: www.tipresentoilcane.it - n.d.r.).
E rivolgersi ad un bravo educatore che, in 2 o 3 mesi di lezione, può dare al cane la corretta impostazione e a noi le informazioni corrette su come gestire i rapporti con il nuovo arrivato.
Con la signora Rossi abbiamo convenuto che si tratta mediamente di regole di buonsenso, ma esplicitarle non fa mai male.
Un’ultima cosa che abbiamo discusso è legata ai padroni che, liquidando le obiezioni con la frase “il mio cane è bravo”, lasciano liberi i cani di scorrazzare nei parchi.
Per molti bambini, non abituati alla presenza di animali, vedere un cane che gli corre incontro per giocare potrebbe far scattare una paura perenne.
E – purtroppo – i bambini cinofobi corrono poi più rischi di essere morsi (il cane percepisce la paura, e per istinto predatorio – se non ben socializzato – vedendo il bambino che scappa spaventato, potrebbe rincorrerlo e morderlo).
Quindi, una preghiera anche a questi proprietari: nessuno mette in dubbio la bravura e bontà dei vostri animali, ma non tutti gradiscono o sanno gestire la loro presenza.
Teneteli con voi quando frequentate le aree in cui giocano bambini o ci sono altre persone.