Girl to Girl: come spiegare la pubertà alle nostre figlie
/“A 5 anni siamo piuttosto distanti dalla pubertà.“
Povera illusa che sono! Parlando con una farmacista, qualche giorno fa, ho saputo che adesso le bimbe iniziano a svilupparsi intorno agli 8 – 9 anni.
La notizia mi ha scossa non poco: fra 3 anni potrei trovarmi in un turbinio di pianti, sbalzi d’umore e litigi?!
AIUTO! Non sono sicura di essere pronta!
A onor del vero, la mia adolescenza è stata piuttosto tranquilla.
Ma non ricordo di aver avuto molta consapevolezza di tutto ciò che mi stava accadendo. Niente Internet - forse un bene! - e come riferimenti (pur avendo un ottimo rapporto con mamma e papà, con i quali però - siamo onesti - certi temi non si affrontano facilmente!) i Manuali di Candy Candy e Barbie, e la posta di Cioè, segno del limbo in cui ci trova: non ancora ragazze, ma non più bambine.
Sono comunque cresciuta abbastanza bene, ma mi ha fatto molto piacere scoprire che c’è chi pensa a questo passaggio fondamentale nella vita in modo più strutturato e scientifico: Giunti Junior sta proprio in questo periodo pubblicando la collana “Strettamente personale” dedicata a ragazzine e ragazzini preadolescenti (dai 9/10 anni), alle prese con i cambiamenti che questa fase comporta.
Girl to Girl – A tu per tu con te stessa che cambia – è il primo libro della collana.
Sarah O’Leary Burningham, con l’aiuto delle deliziose ed esplicative illustrazioni di Alli Arnold, si rivolge in tono amichevole – da pari a pari – alle giovani lettrici, cercando di dare loro tutte le informazioni utili per comprendere e gestire i mutamenti in atto.
Nel libro si affrontano temi che vanno dall’igiene personale (che deve essere più accorta per via di brufoli e sudore), ai mutamenti del corpo (crescita, seno, peli), al primo ciclo mestruale. Senza scordare l’importanza di una sana alimentazione e dell’attività sportiva, e di ciò che la pubertà comporta a livello emotivo.
Passaggi che – per la maggior parte di noi - sono indelebili nella memoria: ricordo lucidamente il mio primo reggiseno, il primo ciclo, la prima ceretta, i problemi con i brufoli e l’apparecchio.
Ogni argomento è affrontato da un punto di vista scientifico – esplicativo (in un linguaggio comunque sempre facilmente comprensibile), accompagnato da consigli pratici ed esperienze vissute (di altre ragazze o della stessa autrice).
Un mix ottimamente dosato (anche graficamente), raccontato da pari a pari, senza salire in cattedra, per invogliare la lettura e avvicinarsi in maniera naturale al mondo delle giovani ragazze, ancora sospese fra l’infanzia e l’adolescenza.
Da mamma, due cose mi hanno colpita particolarmente in questo libro: innanzitutto il fatto di ribadire con insistenza l’unicità di ognuno, iniettando autostima in chi legge.
Le insicurezze, nel periodo dello sviluppo, sono di casa, e i confronti con le amiche all’ordine del giorno.
Ecco perché ho trovato molto bello che la O’Leary Burningham insista su questo concetto: ogni ragazza è unica e speciale, avrà una sua evoluzione nella fase di sviluppo, ma sarà comunque sempre se stessa, arricchita di nuove esperienze e capacità, diventando una donna fantastica.
In seconda istanza, il ruolo riconosciuto ai genitori, con i quali – ribadisce spesso l’autrice - è importante consultarsi e confrontarsi, ricordando sempre che mamma e papà amano i loro i figli.
Cosa che – durante l’adolescenza – a volte è un concetto un po’ dimenticato, a favore del “non mi lasciano fare, non mi capiscono, ecc…”.
Una paginetta mi auguro resti ben impressa nella mente di tutte le ragazze che leggeranno questo libro: “Il tuo corpo è tuo”, in cui l’autrice scrive, con grande delicatezza ma in modo fermo e deciso, che nessuno può fare nulla al nostro corpo se non siamo d’accordo al 100%. “Se qualcuno cerca di approfittare di te non è mai colpa tua: rivolgiti alle persone che ti vogliono bene e che vogliono aiutarti”.
Pensavo, durante la lettura, che alcune parti di questo libro mi piacerebbe leggerle assieme a mia figlia, così da avere spunti per parlare insieme di come lei si sente e vive certe situazioni, attivando subito un confronto diretto e aperto. Ma capisco che potrebbe non averne voglia.
Del resto, chissà come sarà la mia bimba fra quattro anni!?
Piccola riflessione dall’altra parte della barricata: la lettura di Girl to Girl mi ha aperto una finestra su quelle che saranno le mie responsabilità di qui a qualche anno. Sinceramente spaventano un po’.
Perché quelle regole che dovremo dare, dovranno essere motivate.
Perché dovremo essere genitori consapevoli per poter supportare i nostri figlii in modo corretto nei passaggi verso la maturità.
Perché – pare banale – ma io non ho certezze su come rispondere alla domanda “quando posso depilarmi la prima volta?” o “a che età mi posso truccare per uscire?”.
A parte usare il buonsenso.
Magari uscisse un manuale altrettanto chiaro e semplice anche per noi genitori, che pubertà e adolescenza li viviamo dall’altra parte!
Fondamentali, in questo caso, iniezioni di autostima altrettanto potenti! ;)