Si gioca al teatro con mamma e papà

Capita di frequente, nei miei "vagabondaggi" fra pagine Facebook, Twitter e siti, che io mi imbatta in realtà che attirano la mia attenzione: il mondo è pieno di cose interessanti e iniziative dedicate a genitori e figli, e ammiro sempre chi ha idee innovative (e il coraggio di mettersi in gioco per proporle).

 

Poi è più forte di me: se trovo qualcosa che fa vibrare in modo particolare le mie corde, non riesco a tenere ferme le manine e inizio subito a ticchettare sulla tastiera in cerca di un contatto e di un approfondimento.

 

E così è stato con Leggiamo un libro a mamma e papà.

Il nome mi ha incuriosita, e subito ho chiesto a Cristiana Castelli - una delle ideatrici del progetto - di parlarmi di questo progetto.

 

Ed ecco cosa mi ha raccontato.

 

"Leggiamo un libro a mamma e papà (che è un laboratorio di lettura in stile teatrale per tutta la famiglia) è nato nel 2009 dall'idea di due attrici toscane trapiantate ad Ascoli Piceno: io che scrivo (Cristiana) e Veronica Barelli, all'epoca entrambe madri di bimbi piccoli.

 

Scopriamo insieme il piacere di spartire con i nostri figli l'amore per i libri e per il teatro, così buttiamo giù il progetto e lo proponiamo alla libreria Rinascita, una delle migliori in Italia e che ha sede proprio nella nostra città.

 

Da allora abbiamo dato vita a tante edizioni, perché il laboratorio piace.

E piace per un semplice motivo: genitori e figli si ritrovano a condividere - in un paio d'ore - uno spazio dedicato alla lettura dei migliori testi dell'editoria infantile (scelti con cura e passione), e attraverso il gioco scoprono insieme il magico mondo del teatro.

 

Ad ogni incontro si mette in scena ciò che si è letto, usando maschere in cuoio, costumi, accessori teatrali.

 

E' commovente vedere un bambino che scopre quanto siano buffi e "diversi" un papà o una nonna che recitano e che si liberano, magari per la prima volta, del loro "io" genitoriale e si lasciano andare.

 

Il format è semplice, infatti all'inizio "giochiamo" alla dizione, alla respirazione diaframmatica, al linguaggio del corpo. Sarebbero discipline noiose se non fossero spiegate attraverso attività ludiche: siamo riusciti a rendere la propedeutica teatrale divertente.

 

Poi si legge - a volte sono i bambini stessi che leggono ai grandi - si recita, e nella fase finale si realizzano dei laboratori creativi.

 

Con l'ascolto mirato della musica, tutti  possono disegnare e colorare ciò che la musica fa venire loro in mente su di un foglio gigante steso a terra.

 

Oppure giochiamo con la pasta di mais, materiale atossico e naturale che sviluppa la fantasia e la manualità.

 

Durante il laboratorio si possono anche scambiare i propri libri preferiti (creando quindi la Bimbliotecadi Leggiamo un libro a mamma e papà), si forniscono notizie sugli eventi più interessanti a misura di famiglia, si parla e ci si consiglia.

 

Da un paio d'anni il nostro laboratorio è stato scelto da tanti genitori come modo alternativo di festeggiare un compleanno, e diverse strutture turistiche ci contattano per svolgere campi estivi, oppure festeggiare il Capodanno o il Carnevale.

 

Insomma, la nostra passione e il nostro entusiasmo vengono ripagati dalle tante soddisfazioni che grandi e piccoli ci regalano.

 

Da quattro anni (essendo Veronica impegnata in altra attività ma restando comunque in costante contatto con lei) conduco il laboratorio con mia figlia Bianca che ora ha sette anni ed è diventata una mia preziosa collaboratrice, e con l'insostituibile ausilio di mio marito, che ha scoperto proprio con Leggiamo un libro a mamma e papà una bella passione per la fotografia e sa cogliere con sensibilità i momenti più belli degli incontri.

 

Siamo quindi diventati una famiglia girovaga e curiosa alla ricerca di altre famiglie aperte e allegre con le quali giocare "ai libri e al teatro" avendo come obiettivo la concretizzazione di una stupenda frase che Rita Valentino Merletti ha scritto nel suo libro "Leggere ad alta voce": “l’intimità, la complicità che si crea tra un adulto e un bambino che leggono insieme ha buone probabilità di durare tutta la vita.

 

Noi ci proviamo non dimenticando che veniamo dal teatro, che è valido strumento terapeutico se fatto con professionalità, disciplina e impegno.

 

Ogni incontro del laboratorio (tra settembre/ottobre e maggio) avviene al sabato pomeriggio, e dura un'ora e mezza (ma normalmente si protrae fino alle 2 ore e più!).

 

L'età dei bambini può variare: dipende dalla maggiore o minore abitudine ai libri: ho avuto anche bambini di un anno che sfogliano, giocano con i burattini, disegnano...altrimenti consiglio che abbiamo almeno 4 anni.

 

Di solito non lavoro con più di 10/12 bambini se sono sola, ma da questa estate mi avvalgo della collaborazione di una giovane insegnante di inglese (madrelingua) con la quale abbiamo realizzato un laboratorio teatrale in inglese per bambini (seguendo il metodo Helen Doron).

 

La mia ambizione? Portare all'estero Leggiamo un libro a mamma e papà!"

 

Per i curiosi, sul sito www.leggiamoinsieme.it si trovano approfondimenti, e ci sono anche dei video su You Tube che raccontano questa bella esperienza.

https://www.youtube.com/watch?v=FYBClMTPJMc https://www.youtube.com/watch?v=95RAz_PY3FQ https://www.youtube.com/watch?v=XEk__vKp12o

 

Noi auguriamo a Cristiana che il suo sogno si realizzi. E ci auguriamo - chissà mai i casi della della vita! - di incontarla e sperimentare il suo bellissimo laboratorio.


http://www.leggiamounlibroamammaepapa.it/