La sicurezza dei nostri figli nel web deve iniziare da noi genitori - #SID2015

Beh, ci siamo.
Oggi è il giorno X, quello in cui, in tutto il mondo, ci si dovrebbe impegnare per 
garantire una navigazione sicura ai giovani nel web.

Si tratta del dodicesimo appuntamento con il Safer Internet Day, la manifestazione promossa dalla Commissione Europea. 

 

Il tema di quest'anno è "Let's create a better internet together".

 

Sono 113 i Paesi che - nel mondo - hanno aderito a questa Giornata Mondiale.

In Italia gli eventi principali saranno a Milano, dove è in atto Scripta Manent, Il valore del linguaggio della parola sul web.

 

Skuola.net, per l'occasione, ha fatto un'indagine, che ha coinvolto 8.000 studenti, per comprendere come questi utilizzano la rete.

  

La navigazione - che per alcuni rasenta picchi di oltre 5 ore al giorno - avviene principalmente attraverso gli smartphone, che i ragazzi ricevono sempre prima (alle scuole medie per il 95% dei giovani intervistati).

Interessante è che gli stessi ragazzi lamentano l'assenza della scuola nel dare informazioni su un uso corretto e sicuro di Internet. E anche da parte dei genitori il controllo è davvero minimo.

I rischi?

Sono tanti, troppi: abbordaggi, esposizione a materiali indesiderati, ciyberbullismo, azzardo, coinvolgimento in gruppi che fanno attività illegali, sono solo alcuni dei pericoli ai quali i nostri ragazzi rischiano di andare incontro navigando senza una guida.

 

E sono fermamente convinta che i primi a dover intervenire siamo noi genitori. Sprattutto informandoci e parlando con i nostri ragazzi.

 

Ammetto che anche io, nello scrivere l'articolo di cui  riporto qui sotto il link, ho aperto gli occhi su cose che non avevo mai approfondito fino ad ora. 

 

Certo: mia figlia ha solo 5 anni. Ma la tecnologia è già parte integrante della sua vita (sapete che sono a favore dell'uso intelligente di app e Internet già in età precoce).

Quando arriverà il momento di uno smartphone, sarò in grado di starle vicino e supportarla per evitarle fastidi o veri e propri pericoli?

Riuscirò a farle capire in che modo proteggersi e usare con criterio le potenzialità di questo mezzo? 

 

Io me lo auguro. Ma noi genitori, per poter aiutare i nostri fugli, dobbiamo innanzitutto sollevare la rete di resistenza al cambiamento che contraddistingue ogni "vecchia" generazione rispetto alle novità che intervengono nella nuova.

 

Frasi come "ai miei tempi ci si trovava all'oratorio, mica si passavano ore col naso sul telefono" non servono a nessuno.

I tempi sono cambiati, i modi di interazione pure, e confronti di questo genere non hanno alcun significato alle orecchie dei nostri ragazzi (perchè, diciamocelo, quando i nonni ci parlavano di quanta povertà c'era durante la guerra, qualcuno di noi ha mai smesso di desiderare un gioco nuovo?!).

 

Non dico adeguarsi sia facile. Essere genitori non è facile. Meno ancora in un momento in cui la tecnologia galoppa a tutta velocità, e conoscere le novità e i modi di utilizzo che i ragazzi ne fanno è per molti un'impresa titanica.

 

Per me lo è marginalmente: vivo la tecnologia con interesse, e i Social Media con una certa passione... Cosa che mi mette in un'altra difficile posizione: se mia figlia mi vede con lo smartphone in mano ogni 20 minuti (per lavoro, ma non solo), come potrò chiedere a lei di non fare altrettanto?

 

Che siate da una o dall'altra parte, a mio avviso la cosa più opportuna è quella di abbattere i muri di incomprensione (ce ne saranno mille, durante l'adolescenza, ma non aggiungiamo anche quelli legati alle nuove tecnologie!), e impegnarci nell'osservare, comprendere e studiare.

 

Per attivare nei nostri figli la capacità di individuare le situazioni di potenziale rischio; per far sì che - in caso di difficoltà - non si chiudano a riccio, ma cerchino in noi un confronto e un aiuto.

 

Come?

Ho trovato in rete alcuni supporti utili per noi genitori 

 

- Educazione e nuovi media - guida per genitori - un vademecum in cui si analizzano emozioni, bisogni, motivazioni alla base dell'uso delle tecnologie, e quali comportamenti possano essere considerati rischiosi.

 

- Generazioni Connesse - un sito in cui ragazzi, genitori e insegnanti possono approfondire diverse tematiche legate ai rischi del Web attraverso numerosi documenti condivisi (promotore in Italia del Safer Internet Day).

Allora, care mamme e cari papà, pronti a studiare?